sabato 14 luglio 2012

Una scelta saggia? Intelligente?



Ponti, raccordi, svincoli, autostrade, palazzoni multilivello; questa la connotazione prevalente del nostro scenario di vita odierno. Il risultato di oltre 100 anni di colate di cemento selvagge che non hanno fatto altro che soffocare un territorio che al contrario necessitava rispetto ed attenzioni costanti poiché frutto principe di quella volonta “superiore” cui tutti noi dobbiamo attenerci. E gli effetti infelici di tali deleteri interventi invasivi sulle nostre terre non si sono fatti attendere mediante quello sconvolgimento imprevedibile di clima e stagioni che ha poi fatto migliaia di vittime in tutto il mondo sovvertendo il quieto, consolidato alternarsi delle variazioni climatiche. Non esistono più stagioni intermedie così come abbiamo detto addio da tempo a primavera ed autunno in favore di una secca scansione estate/inverno che tutto ha alterato mettendo a dura prova il nostro sistema immunitario. E per tutto quanto attiene il comparto “estetico/strutturale” delle nostre maggiori città metropolitane? Davvero l’innesto su di un territorio dall’andamento “morbido”, fatto di dolci declivi e di promontori dall’andamento morfologico tondeggiante quali sono le nostre colline, di orridi cubi di cemento e calcestruzzo (gli edifici multipiano) che vanno così ad alterare ed a mortificare un disegno originario che voleva il paesaggio in veste di fonte di rilassamento spirituale verso tutto ciò che è incline al bello, è stata dunque un operazione matura? Una scelta saggia? Intelligente? O è ed è stato soltanto il rozzo prevalere di squallidi interessi finanziari e malavitosi che hanno alterato – in negativo – il tenore estetico dei nostri habitats di vita depauperandoli di un elemento imprescindibile ovverosìa quella originaria propensione al bello, all’armonioso ed al ben fatto cui la natura per innumerevoli secoli aveva abituato i propri fruitori : noi stessi?

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